
In preparazione alla solennità di san Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, la chiesa di San Francesco in Gubbio – custodita dai Frati minori conventuali – propone alla comunità un intenso cammino spirituale che si svolgerà dal 25 settembre al 4 ottobre 2025. Un’occasione di preghiera, riflessione e comunione, nel cuore di una città profondamente legata alla figura del Santo.
Il programma si apre giovedì 25 settembre con l’inizio della novena di preparazione, che accompagnerà i fedeli fino alla vigilia della festa. Ogni sera, alle ore 18, si terrà la preghiera del Rosario, seguita alle 18.30 dalla Santa Messa e da una preghiera speciale a san Francesco. Un ritmo quotidiano semplice ma profondo, che scandisce i giorni dell’attesa con lo stile sobrio della spiritualità francescana.
Domenica 28 settembre sarà dedicata alla Giornata della vocazione francescana. In programma le Sante Messe del mattino, alle ore 7.30 e 10, e, nel pomeriggio, i consueti momenti di preghiera che culmineranno con la Messa serale. Una giornata pensata per riscoprire il dono della vocazione e la bellezza della sequela del Vangelo sulle orme di Francesco.
Il 3 ottobre, vigilia della solennità, sarà il momento del Transito di san Francesco, che ricorda il passaggio del Santo dalla vita terrena al Cielo. Alle ore 18 la comunità si raccoglierà per il Rosario, seguito alle 18.30 dalla celebrazione eucaristica in memoria della morte del Serafico Padre: un momento di particolare intensità spirituale.
Il cuore della festa sarà sabato 4 ottobre, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di san Francesco. Dopo la Messa del mattino alle ore 9.30, e la preghiera del Rosario nel pomeriggio, alle ore 18.30 si terrà la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini. Alla liturgia parteciperà anche il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, che, secondo la tradizione, riaccenderà la lampada votiva a san Francesco, segno dell’affidamento dei Comuni d’Italia al loro Patrono.
Un invito aperto a tutti gli eugubini e ai pellegrini a unirsi in preghiera, per vivere insieme una festa che continua a parlare al cuore di credenti e non credenti, attraverso la testimonianza senza tempo del Poverello di Assisi.







